Ci sono battaglie da combattere insieme
Scegli anche tu di dire "Contro il cancro, io ci sono!" e moltiplica le speranze di chi lotta contro la malattia
In questi anni le risorse del 5 per mille hanno aiutato AIRC a potenziare ulteriormente le risorse da distribuire a tutti i progetti meritevoli nell'intero territorio nazionale. Con la capacità, la trasparenza e l'efficacia nella selezione dei progetti e nell'assegnazione delle risorse ai centri di ricerca di eccellenza nelle diverse regioni, AIRC dà forza alla migliore ricerca in Italia.
Metastasi: nove nuovi programmi speciali hanno raccolto la sfida
Il 90 per cento delle morti per tumore sono dovute alle metastasi, uno dei maggiori problemi da risolvere nella lotta al cancro. Per
questo a giugno
2018 sono partiti sei nuovi programmi che hanno l'obiettivo di ampliare la conoscenza dei meccanismi molecolari alla base delle
metastasi. I fronti
aperti da questi programmi si sono dimostrati talmente ampi che AIRC ha deciso di avviarne ulteriori tre nel 2019, per permettere ad
altri ricercatori
di dedicarsi a questo tema cruciale. Non possiamo infatti lasciare nulla di intentato! Grazie alla tua scelta, e a quella di milioni di italiani,
contiamo di poter moltiplicare gli sforzi e offrire quanto prima risposte concrete a tante persone colpite dalla malattia.
Ecco cosa stanno facendo i ricercatori della tua regione per cercare risposte a queste cruciali domande.
Lombardia
In Lombardia sono attivi tre programmi, coordinati da Maria Chiara Bonini, all’Università Vita-Salute San Raffaele e Ospedale San
Raffaele di Milano;
Alberto Mantovani all'Università Humanitas con sede a Rozzano (MI); e Maria Rescigno, all’ IRCCS Istituto Clinico
Humanitas, anch’esso con sede a
Rozzano.
La prima progettualità punta i riflettori sulle metastasi al fegato originate dai tumori del colon-retto e da quelli del pancreas.
L’obiettivo è
sviluppare prodotti terapeutici avanzati, basati sulle tecniche di terapia genica e cellulare che coinvolgono il
sistema immunitario.
Nel programma guidato da Mantovani, che coinvolge 10 unità operative distribuite in tutto il territorio nazionale, i ricercatori studiano la possibilità
di sconfiggere i tumori del colon-retto, del pancreas e le loro metastasi sfruttando l'immunità. "Partendo dai risultati ottenuti dal
precedente
finanziamento AIRC 5 per mille, continuiamo a studiare il dialogo in corso tra tumore, microambiente e sistema immunitario, concentrandoci ora sulle
metastasi" ha spiegato Mantovani.
La progettualità coordinata dalla Rescigno è invece focalizzata sulla messa a punto di un vaccino terapeutico contro le metastasi
da melanoma, sarcoma e osteosarcoma.
Grazie al 5 per mille, AIRC sostiene anche centinaia di altri progetti di ricerca pluriennali. In Lombardia nel 2019, sono attivi 123 progetti.
Piemonte
Ben due i programmi attivi in Piemonte, coordinati rispettivamente da Alberto Bardelli e Paolo
Comoglio, all'Istituto per la ricerca e la cura del
cancro di Candiolo (TO). La prima progettualità, che comprende 11 unità operative in diverse istituzioni in Italia, si occupa di studiare i cambiamenti
delle cellule del tumore del colon-retto dalle sue prime fasi fino alle metastasi. L'idea è di affrontare un viaggio genetico e
molecolare valutando le
caratteristiche delle cellule tumorali prima che ci siano metastasi e seguendone nel tempo i cambiamenti.
Il secondo programma, con 8 unità operative attive in Italia, si concentra sullo studio dei tumori metastatici con sede primaria
sconosciuta, per un
totale di dieci unità operative impegnate. Tra gli esperti questi tumori sono noti con la sigla CUP (dall'inglese Cancer of unknown
primary): in genere
già alla diagnosi sono presenti metastasi, mentre una lesione primitiva è ignota. "Abbiamo avuto il coraggio di metterci in gioco per cercare di
risolvere questo enigma dell'oncologia" ha dichiarato Comoglio.
Grazie al 5 per mille, AIRC sostiene anche centinaia di altri progetti di ricerca pluriennali. In Piemonte, nel 2019, sono attivi
32 progetti.
Lazio
Nel Lazio è attivo il programma guidato da Robin Foà all'Università degli Studi la Sapienza di Roma e in 5 unità
operative sparse nel territorio
nazionale. Foà e colleghi approfondiranno il significato della cosiddetta "malattia minima residua" nei tumori del sangue, ovvero di
quelle cellule
tumorali che le terapie hanno difficoltà a eliminare. "Per capire meglio i fenomeni di resistenza analizzeremo anche il microambiente tumorale che in
alcuni casi è in grado di proteggere le cellule del cancro dall'attacco dei farmaci" ha spiegato Foà, la cui ricerca è da sempre orientata alla clinica
e che anche con questo progetto partirà dal paziente per ritornare al paziente.
Grazie al 5 per mille, AIRC sostiene anche centinaia di altri progetti di ricerca pluriennali. In Lazio, nel 2019, sono attivi 45
progetti.
Toscana
Sono due i Programmi coordinati da ricercatori attivi in Toscana, rispettivamente da Michele Maio dell'Azienda
Ospedaliera Universitaria di Siena e da
Alessandro Maria Vannucchi dell'Università degli Studi di Firenze. Le cinque unità operative poste in diversi enti di ricerca in Italia
e coordinate da
Maio hanno l'obiettivo di comprendere come le modifiche epigenetiche nel melanoma possano determinare la capacità di diffondersi della
malattia. "Sarà
importante valutare le caratteristiche e i cambiamenti epigenetici che si verificano nel microambiente che circonda il tumore e che potrebbero influenzare
la resistenza ai trattamenti" ha raccontato Maio, che con i colleghi estenderà gli studi anche al mesotelioma e al glioblastoma. Questo aiuterà a
mettere a punto nuove strategie efficaci contro le metastasi.
Le sei unità territoriali che fanno capo a Vannucchi studiano l'evoluzione delle cellule dei tumori mieloidi come modello per gli altri
tumori. "La
sfida sarà cercare di mettere in relazione le informazioni di biologia di base con gli aspetti clinici, per trovare terapie più efficaci e meno
tossiche" ha dichiarato Vannucchi, che per questa integrazione può contare su un gruppo multidisciplinare di esperti e su tecnologie all'avanguardia.
Grazie al 5 per mille, AIRC sostiene anche altri progetti di ricerca pluriennali. In Toscana, nel 2019, sono attivi nove di
questi progetti.
Veneto
In Veneto è attivo il programma coordinato da Stefano Piccolo all’Università degli Studi di Padova. Il gruppo coordinato da Piccolo si concentra sulla comprensione delle caratteristiche fisiche e meccaniche delle cellule metastatiche del tumore della mammella.